Le persone che conoscono e amano il mondo delle immersioni subacquee sanno che la pratica di queste ultime richiede un’elevata attenzione alla salute delle vie respiratorie e dell’apparato otorinolaringoiatrico. Ci sono infatti alcune condizioni che possono interferire con la sicurezza e il comfort di chi si approccia alla subacquea: la sinusite rappresenta una delle più comuni e, spesso, sottovalutate.
Cosa sono i seni paranasali e perché sono importanti nelle immersioni
I seni paranasali sono cavità piene d’aria situate all’interno delle ossa del cranio e comunicano con le fosse nasali. Le variazioni di pressione che avvengono durante un’immersione richiedono un equilibrio costante tra l’interno dei seni paranasali e l’ambiente esterno: se questo non si verifica si possono creare differenze di pressione che causano problemi come la sinusite.
La sinusite è un’infiammazione delle mucose che rivestono i seni paranasali: il normale scambio d’aria tra i seni e le cavità nasali si riduce, favorendo la comparsa di problemi durante l’immersione che possono mettere a rischio la sicurezza del subacqueo. Questi possono includere:
- dolore intenso al volto e alla fronte, in particolare durante la discesa o la risalita;
- sensazione di pressione o pesantezza a livello delle guance o degli occhi;
- epistassi (perdita di sangue dal naso) dovuta alla rottura dei capillari;
- vertigini o disorientamento, causati dal coinvolgimento delle cavità paranasali;
- barotraumi dei seni paranasali, che nei casi più gravi possono portare a microemorragie o infiammazioni prolungate.

Perché consultare un otorinolaringoiatra
Per tutti questi motivi, un controllo dall’otorinolaringoiatra è raccomandato per chi pratica immersioni in modo regolare. Lo specialista potrà valutare ed eventualmente sconsigliare l’immersione in caso di sintomi quali raffreddore o congestione nasale, sinusite in corso, allergie respiratorie non controllate. Non è consigliato praticare questa attività nemmeno a seguito di interventi chirurgici o infezioni recenti delle vie respiratorie superiori. Anche una lieve infiammazione può compromettere l’equilibrio pressorio e portare a disturbi importanti già a pochi metri di profondità.
A seguito di un controllo, l’otorinolaringoiatra potrà proporre terapie mirate (farmacologiche o, se necessario, chirurgiche) per ristabilire una corretta ventilazione dei seni paranasali e permettere di tornare a immergersi in piena sicurezza.
In conclusione, se si praticano le immersioni in modo abituale, è importante non sottovalutare la sinusite ed effettuare valutazioni otorinolaringoiatriche quando necessario, per potersi immergere in sicurezza, prevenendo dolori, traumi e complicazioni.
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